L’irrazionalismo della nostra società
Difficile spiegare la voglia così diffusa nelle nostre società di credere senza basi empiriche, di credere nonostante tutto, ostinatamente e irrazionalmente, a idee balzane e costrutti pseudoscientifici. Uno dei meriti di questo godibile zibaldone di Roberto Fieschi è che mostra l’infondatezza metodologica di fondo di quelle tesi: richiamandosi al principio di causalità spiega che non si tratta di teorie che potrebbero essere vere o di terapie che potrebbero essere efficaci per cause ancora sconosciute, ma di teorie e terapie che una volta sottoposte a test statistici e comparativi svelano la loro fallacia, oltre ogni ragionevole dubbio (…) Le ricerche nei campi della psicologia dello sviluppo e del pensiero ci dicono da anni che Homo sapiens è ‘nato per credere’; la nostra mente ha evoluto modalità di interpretazione della realtà, un tempo adattative, che oggi favoriscono i sistemi di credenze irrazionali. Preferiamo intuitivamente spiegazioni animistiche e teleologiche rispetto a spiegazioni meccaniche e naturalistiche. Tendiamo ad attribuire intenzioni, piani e progetti a oggetti che palesemente non ne hanno. Amiamo dietrologie e complotti. Vogliamo imporre un senso lineare agli eventi e alle cose, anche quando le cose un senso non ce l’hanno.
(Dalla prefazione di Telmo Pievani)
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