Description
La conquista dell’identità: essere se stessi, essere diversi
Una parte dei difficili temi sociali emergenti nel mondo di oggi, dall’attivarsi di nuovi regionalismi e nazionalismi, al crescere dei movimenti integralisti in campo religioso, ha al suo centro un drammatico problema di identità. Da un lato il mondo della “tarda modernità” in cui viviamo invita ciascuno a determinare liberamente, cioè a re-inventare, la propria identità, rompendo i vincoli delle tradizioni. D’altro lato questo processo crea dei “vuoti” di identità o dei momenti di smarrimento, e porta all’insorgenza di identità collettive di stampo etnico e regionalistico, o anche religioso.
Nel corso degli ultimi decenni le scienze psicologiche hanno messo a punto validi strumenti di analisi per ragionare su questo problema, un tempo appannaggio esclusivo della sociologia. Nell’intrecciare le teorie e i dati che emergono dalla psicologia dell’identità, il libro propone una tesi precisa: l’identità personale è essenzialmente un itinerario di autorealizzazione, che vuol dire scoperta e messa a frutto del proprio talento, o anche delle disposizioni e delle esigenze più profonde di una determinata struttura psichica. È un concetto che affonda le sue radici nell’eudaimonìa della filosofia classica greca, un tema di fondo che percorre la cultura occidentale, un’idea legata all’etica protestante, a un’etica laica che punta sul rischiare se stessi, sulla responsabilità individuale anche verso la collettività.
Leggi l’intervista al professore Massimo Marraffa riguardo la figura di Jervis e “La conquista dell’identità"
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